La Pandemia: solitudine ed isolamento dell’anziano sono l’anticamera di disagi psicologici gravi
04/07/2023
L’assistito LINEAPERTA è spesso anziano e spesso convive con patologie più o meno gravi che non sempre sono legate semplicemente all’età. Condizioni di isolamento sono spesso ravvisabili, e in fondo non è colpa di nessuno. Le famiglie sono cambiate e il ruolo dell’anziano è sempre più marginale. Poi c’è il lavoro, che con le sue repentine trasformazioni ha portato i figli lontano da casa. I paesi, le frazioni che erano il tessuto socio-ambientale tipico delle nostra nazione si sono svuotati, lasciando indietro proprio gli anziani, ultimi argini allo spopolamento dei territori non urbani, restii a lasciare case e luoghi ove sono nati e cresciuti. In questo quadro, è facile immaginare come l’isolamento o, peggio, l’emarginazione appaiono sempre più spesso un destino. Un destino che l’emergenza sanitaria COVID-19 ha imposto come immediato ed ineluttabile. I giorni che, per fortuna, sembrano passati hanno dimostrato quanto in LINEAPERTA diciamo e promuoviamo da sempre: la Teleassistenza non è solo attivare aiuti e soccorsi nel momento del bisogno o dell’emergenza. Teleassistenza è anche e soprattutto una relazione personale, a volte intima, tra personale esperto, preparato e qualificato ed individui fragili ed a rischio che, quotidianamente, scelgono di affidare ad un nome ed una voce amica i propri dubbi, paure, difficoltà o più semplicemente storie di vita. In tutti i mesi trascorsi a convivere con l’emergenza, l’equipe LINEAPERTA non ha mai smesso di svolgere il proprio dovere, o più semplicemente ha tenuto fede alla propria missione. Ha sostenuto, accompagnato e aiutato i propri assistiti nelle emergenze, ma si è anche fatto carico di un bisogno già noto, ma che si è dimostrato essere urgente: combattere la solitudine e l’emarginazione. Dialogo, compagnia, supporto, anche psicologico professionale, sono state le armi che ogni giorno le nostre operatrici hanno messo in campo per dire ai “propri” assistiti “non sei e non ti lascio solo”. Armi che non possono essere deposte mentre, lentamente, stiamo facendo ritorno alla nostra “normalità”, perché quella dell’anziano e dell’individuo fragile, purtroppo, non cambia.